Negli ultimi anni ABB ha introdotto una serie di cambiamenti significativi nella gestione della comunicazione PROFINET all’interno dei robot OmniCore.
Chi lavora con RobotStudio e RobotWare avrà notato che alcune funzioni tradizionali — come la configurazione del PROFINET Internal Device — non si trovano più dove erano in passato.
In questo articolo, accompagnato dal mio video-tutorial, analizziamo in modo pratico e comparativo le differenze tra le versioni RobotWare 7.5 e 7.19, spiegando dove sono finite le impostazioni e come gestire correttamente i segnali I/O nei nuovi sistemi.
🔩 1. Il “vecchio” metodo: RobotWare 7.5
Nelle versioni precedenti (fino alla 7.16) la configurazione dei dispositivi PROFINET era integrata direttamente all’interno del nodo I/O System di RobotStudio.
L’albero di configurazione conteneva:
Da qui era possibile:
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configurare il robot come PROFINET Device (slave);
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aggiungere moduli I/O digitali e analogici;
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mappare direttamente i segnali verso le variabili RAPID.
Il salvataggio era automatico e immediato: ogni modifica veniva scritta direttamente nel sistema.
🔧 2. Il nuovo paradigma: RobotWare 7.17 e successivi
A partire da RobotWare 7.17, ABB ha introdotto una nuova architettura modulare:
tutte le impostazioni I/O — inclusi PROFINET, EtherNet/IP, EtherCAT e DeviceNet — vengono ora gestite da un componente dedicato chiamato I/O Engineering.
Questa scelta nasce da tre obiettivi principali:
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Uniformare la gestione dei fieldbus su tutte le piattaforme OmniCore;
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Separare la configurazione del progetto I/O dal controller, evitando conflitti e crash;
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Permettere configurazioni offline e mass commissioning, anche su più robot contemporaneamente.
🧠 3. Cosa cambia in pratica
Con RobotWare 7.17 (e RobotStudio 2025), non troverai più la voce PROFINET Internal Device sotto I/O System:
essa viene creata e gestita interamente dentro I/O Engineering.
La nuova logica è basata su progetti separati (.ioeproj):
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puoi creare un progetto I/O indipendente, aggiungere dispositivi, moduli e segnali;
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finché non salvi (💾 Save Project), le modifiche restano solo in memoria temporanea;
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solo con Write to Controller le modifiche vengono scritte nel robot reale o virtuale.
La presenza dell’icona 💾 accanto a un elemento indica che la configurazione non è ancora stata salvata o sincronizzata.
⚙️ 4. Creare un PROFINET Device (Internal) nel nuovo sistema
Per riprodurre la configurazione classica, la procedura corretta in RobotWare 7.18 è la seguente:
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Aprire I/O Engineering dal ribbon Controller → I/O Engineering
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Espandere PROFINET e selezionare Aggiungi dispositivo
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Scegliere PROFINET Device (Internal)
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Aggiungere moduli I/O digitali/analogici dal Device Catalogue
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Creare i segnali tramite il Signal Editor
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Salvare il progetto (💾) e poi scrivere la configurazione nel controller (Write to Controller)
È inoltre possibile esportare il file GSDML del robot, così da integrarlo in TIA Portal o altri ambienti PLC.
💡 5. Pro e contro della nuova architettura
✅ Vantaggi
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Maggiore stabilità e riduzione dei conflitti di rete
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Possibilità di lavorare offline e distribuire le configurazioni su più robot
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Gestione centralizzata di PROFINET, EtherCAT, EtherNet/IP in un’unica interfaccia
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Supporto migliorato per moduli safety e PROFIenergy
⚠️ Da considerare
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Le modifiche non sono più immediate: serve sempre il Save Project + Write to Controller
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Alcune operazioni rapide (es. aggiunta segnali dal FlexPendant) non sono più disponibili
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Occorre familiarizzare con la nuova logica dei progetti
.ioeproj
🧭 6. Conclusione
Il passaggio da I/O System a I/O Engineering segna una svolta importante per chi lavora con i robot OmniCore.
Se all’inizio può sembrare un passaggio più complesso, nel medio periodo offre una configurazione più sicura, portabile e coerente con gli standard industriali attuali.
📹 Nel mio video mostro in modo pratico:
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la struttura del progetto in RW 7.5 e RW 7.16;
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dove trovare i nuovi menù in RW 7.18;
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come salvare correttamente le modifiche e collegare il robot come PROFINET Device a un PLC Siemens.
