Ho fin da piccolo avuto una caratteristica, la curiosità…
Da bambino costringevo i miei nonni a comprarmi giocattoli che necessitavano di batterie, significava che contenevano qualcosa che gli permettesse di muoversi o di illuminarsi. Il tempo di arrivare a casa e chiedevo a mio padre cacciaviti e pinze per smontarli, perché dovevo vedere cosa ci fosse dentro e capire come il tutto funzionasse.
Mia nonna arrabbiata, diceva a mia madre: “nemmeno il tempo di aprire la scatola e già l’ha rotto!!!”.
E puntualmente mia madre rispondeva: “non l’ha rotto, lo sta studiando e sta pensando a qualcos’altro da costruire con ciò che ci ha trovato dentro”.
Con queste premesse, già dalla scuola elementare e poi medie, ero sempre in mezzo ad ogni cosa in cui ci fosse qualcosa di tecnologico… fare il presepe (mi inventavo di ogni, fiumi a destra, tramonti a sinistra, pastorelli che se ne andavano in giro (naturalmente con i pezzi che smontavo dai giocattoli!!) ecc. e poi mi faceva stare fuori dalla classe tutto il mese di dicembre… e mi premiavano pure !!! ), preparare recite teatrali (naturalmente mi occupavo degli impianti audio/luce e volevo fare il presentatore, mica San Giuseppe!!) ecc. ecc.
Naturalmente non potevo che finire a una scuola superiore tecnica, diventando tecnico delle industrie elettroniche!
Fui il primo per la mia scuola, nel luglio del 2001 all’orale dell’esame di maturità, a chiedere di avere un proiettore e un pc per proiettare la mia tesina su floppy da 3,5″ in sistemi automatici alla commissione… era l’epoca di windows98!! del proiettore a 3 lenti RGB… bei momenti! Esame orale fatto al buio (altrimenti non si vedeva nulla) e commissione non preparatissima allo scenario! Bella storia, come tutte le precedenti e figurarsi le future…
Fin dalle medie… l’obbiettivo era andare al Politecnico di Milano, avevo le idee abbastanza chiare… e soprattutto decise! In fondo sono un Toro ascendente in Toro e Calabrese… figuriamoci se non sono testardo e convinto!
Nel 2008 ho iniziato con qualche supplenza come I.T.P., l’ambiente del laboratorio è sempre stato il mio habitat naturale… dopo vi spiego perché. Dal 2015 con più costanza, ho iniziato ad avere incarichi annuali da supplente. Qui ho iniziato a capire la mia attitudine a trasmettere ai miei studenti la mia passione… da sempre ho detto che volevo fare l’insegnante per passione… e quindi dovevo farlo vivendo in laboratorio. La cosa bella del precariato italiano da insegnante è che ti permette di vivere tante scuole diverse, tanti colleghi diversi e tanti “tipi” di studenti diversi (figli anche dell’ambiente in cui crescono). Qui però ho visto la costanza di apprendimento e di approccio dei miei vari studenti. Tutti, con me, erano simili nell’impegno e nei risultati e ne andavo orgoglioso. Il mio baricentro sono stati sempre loro e il riuscire a trasmettergli ciò che vivevo.
Le più grandi soddisfazioni le ho avute, oltre che dagli studenti, dalle famiglie che percepiscono la mia passione e da chi non ha nessun motivo per farmi i complimenti… i bidelli e gli a.t. … li ho sempre ringraziati due volte, la prima per il complimento, la seconda per averlo fatto di spontanea volontà, senza averne diretto interesse… (chi deve intendere intenda, altrimenti va bene anche in camper!!).
Nonostante la mia classe di concorso mi costringesse a cambiare fino a nove, e dico nove, materie diverse… il vero colpo di fulmine l’ho vissuto incontrando l’automazione nel 2016 e il PLC…e poi i robot… che immediatamente ho legato ai miei nonni di qualche anno prima e dei giocattoli… da allora non ho mai smesso di studiare e mai smetterò, perché “da qualche parte nel mondo c’è sempre qualcosa che aspetta di essere conosciuto”.
… dopo un biennio al Politecnico di Milano in ingegneria delel telecomunicazioni, ho virato su ingegneria informatica e dell’automazione e un master per l’accesso ad A040… ma, sono per scelta, ma sopratutto per passione (lo dico sempre) Insegnante Tecnico Pratico sulla classe di concorso B015, non riuscirei a “vivere” fuori dal laboratorio!!
A tempo indeterminato dal primo settembre del 2020, il laboratorio è il mio habitat, gli studenti di quarta e quinta la mia linfa, mia moglie e mia figlia le mie colonne.
Tornando indietro però, tutto ciò è “colpa” dei miei genitori… loro sono le fondamenta…
di mia madre che diceva a mia nonna che non rompevo i giocattoli e di mio padre che mi dava cacciaviti e pinze, che mi portava in chiesa di notte per costruire il mega presepe in chiesa…usando le pompe delle lavatrici rotte per fare cascate e fiumi…
o forse di mia madre che ancora oggi è insegnante e di mio padre che è pensionato dopo che dall’età di 19 anni in poi ha fatto una vita l’I.T.P.
E si!! è tutto MERITO loro se son cosi! e io ne sono tanto orgoglioso, sia di me, che di loro! E spero di non cambiare mai… ma solo di migliorarmi sempre…
Mi sono occupato in passato di programmazione e sicurezza informatica, reti e sistemi di comunicazione, poi è arrivato il momento di ottimizzare spazi e tempi e quindi ho filtrato un po di cose. Oggi mi occupo prevalentemente di formazione in ambito di automazione industriale, programmazione PLC per impianti di produzione, robotica industriale e cobotica, virtual commissioning e real commissionig a livello didattico, industriale… base e avanzato… impiegando in questi ambienti, oltre alle comuni competenze dirette, anche le mie competenze di informatica tele controllo e ITsecurity provenienti da ingegneria delle telecomunicazioni, sviluppando idee innovative anche spesso derivanti da chiacchiere con i miei studenti. Quindi se vi venisse qualche idea “strana” apparentemente banale, non esistate a contattarmi…
L’idea di questo sito è nata dal concetto che la condivisione e il confronto del sapere ci rende sempre migliori, fatene buon uso!!
Domenico
PS: e sembra che…a 10 mesi… buon sangue non mente!!